Nel corso del Consiglio Ecofin (economia e finanza) di venerdì 12 aprile, i ministri europei hanno dato il via libera definitivo alla Direttiva “Case Green” conosciuta come European Performance of Buildings Directive (EPBD).
L’Italia e l’Ungheria hanno espresso parere contrario, mentre Repubblica Ceca, Croazia, Polonia, Slovacchia e Svezia si sono astenute.
Ma quali sono gli obiettivi per della Direttiva “Case Green” per l’edilizia europea?
Con questo provvedimento l’UE intende ridurre del 55% entro il 2030 le emissioni nocive rispetto ai livelli del 1990 e raggiungere le emissioni zero entro il 2050. Tutti i nuovi edifici dovranno essere ad emissione zero entro il 2028, quelli esistenti dovranno raggiungere la classe energetica “E” entro il 1° gennaio 2030 e “D” entro il 2033.
Interventi previsti e deroghe:
- realizzazione di pannelli solari
- nuove caldaie
- sostituzione infissi
- posizionamento del cappotto termico
Sono esclusi:
- palazzi storici
- case vacanza
- edifici di culto